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Carlo Rossetti
AISA Lazio Onlus nell’ambito delle attività per il superamento delle barriere architettoniche e culturali ha lanciato già dal 12 marzo 2004 il progetto Acqua Accessibile in collaborazione con varie organizzazioni tra cui A.S. AISA SPORT.
Le atassie provocano disturbi del movimento che vanno dal semplice tremore e perdita di equilibrio, alla totale dipendenza fisica con movimenti involontari di grave entità, un numero consistente di persone con atassia è rappresentato da disabili di media entità, quindi pazienti parzialmente deambulanti, ricordo questo perché si rischia di centrare l’attenzione sugli estremi, peccando relativamente alle situazioni intermedie, come accade spesso per l’abbattimento delle barriere architettoniche che spesso vengono eliminate per i pazienti su sedia a rotelle e per i disabili visivi, creando spesso ostacoli ancora più gravi per i tripedi o quadripedi, deambulanti con un bastone o con le stampelle, oppure ai bipedi anziani o particolarmente deboli, esempio la rampa senza corrimano oppure il montascale a destra senza corrimano a sinistra o viceversa.
Analogamente ritroviamo questa situazione anche quando parliamo di accesso all’acqua, di qualsiasi tipo di acqua parliamo.
L’acqua è importantissima per chi ha problemi motori, spessissimo vorremmo frequentare le piscine vicino casa e non solo quelle dei centri specializzati, insufficienti e distanti; d’estate incontriamo problemi per andare al mare ed entrare/uscire dall’acqua.
Per questo abbiamo voluto analizzare lo stato dell’arte degli ausili disponibili per accedere all’acqua ed inoltre abbiamo intervistato diversi operatori “sensibili” per conoscere le loro disponibilità e difficoltà nei centri sportivi, sulle spiagge di Adriatico e Tirreno, spingendoci in Germania, Francia, Svezia.
Sono emerse alcune problematiche che poi potremo discutere meglio:
- i disabili non possono scegliere l’ombrellone che più gli piace
- per entrare in acqua al mare o al lago hanno bisogno spesso di 2 persone di sostegno
- psicologicamente è pesante entrare in piscina con l’elevatore, dove esiste
- i costi per rendere totalmente fruibili stabilimenti balneari/piscine con interventi standard (sollevatori, passerelle, piazzole, ecc.) sono difficilmente ammortizzabili in una ottica di costi/benefici.
- i famosi 3 metri di rispetto fronte mare, anche superati con passerelle mobili restano insicuri ed impegnano personale
- non ultimo c’è un problema che mi duole segnalare ma, nessuno ne parla anche se è reale; una percentuale assolutamente non trascurabile economicamente, degli utenti “normali” preferisce una presenza discreta di ausili e disabili, arrivando anche a cambiare centro sportivo o luogo di balneazione.
Alla luce di questi problemi, coinvolgendo uomini/volontari provenienti dal mondo della Qualità (ISO 9000) abbiamo analizzato gli ausili presenti sul mercato.
Il miglior prodotto per rapporto qualità/prezzo/funzionalità lo abbiamo individuato in un prodotto italiano, usato da molti nostri associati ed adottato da molti operatori, per questo abbiamo invitato il produttore ad un colloquio e da quel colloquio è nata AISA Tech, con in serbo una lista di attrezzature innovative per molti settori, dallo sport, all’evacuazione in caso di incendio o calamità naturale, alla mobilità in volo o in navigazione.
ALCUNI DATI SIGNIFICATIVI
Gli atassici censiti in Italia, affetti da atassia primaria sono circa 5000, la stima statistica è di 15000 unità, la differenza è dovuta ad una diagnosi generica di neuropatia in assenza di test genetico; le persone affette da atassie secondarie sono circa un milione e mezzo. In Italia abbiamo circa 2.800.000 disabili motori, secondo le stime dell’ISTAT, quindi il 6% della popolazione, anziani a parte.
Secondo i dati (1999) raccolti dal Dip. Affari Sociali della Pres. Del Consiglio dei Ministri, la disabilità motoria è pari al 83,6 % del totale delle disabilità e le destinazioni di vacanza sperate sono:
- mare 70,4%
- montagna 13,9%
- città 9,3%
- collina 5,7%
- lago 4,1%
- terme 2,4%
Il disabile motorio non si muove quasi mai da solo quindi nella peggiore delle ipotesi abbiamo una massa critica di 5.600.000 persone in movimento solo d’estate, di cui 4.306.400 verso l’acqua ed il resto con, sicuramente, voglia di piscine a disposizione.
AISA Lazio ONLUS è disponibile a studiare una soluzione mettendo a disposizione la propria rete fatta ad esempio nel Lazio di un database ALTRAABILITA di circa 1300 associazioni, rapporti federativi (FISH, FIAN, CONSULTE), organismi privati, che si occupano di disabilità, mezzi di comunicazione (uff. stampa, collaborazioni con agenzie stampa nazionali, coordinamenti uff. stampa sociali, ED è DISPONIBILE AD ASSUMERE L’ONERE ORGANIZZATIVO di uno sportello informativo telefonico e multimediale dedicato, è un nostro progetto “DIP” già presentato a vari organismi, volto ad indicare i siti sicuramente attrezzati per disabili, prenotare l’ausilio presente in loco, con ovvia distribuzione degli utenti nelle varie strutture, evitando un sovraccarico delle stesse con soddisfazione di tutti.
Il massimo dell’integrazione e dell’arricchimento è mettersi nei panni dell’altro, l’abile in una particolare attività nei panni dell’altrimenti abile e viceversa, cercare di guardare il mondo dalla angolazione dell’altro realizzando una comunione di visione, ricordando che la realtà può essere osservata da infinite angolature non tutte sbagliate ma tutte parzialmente vere.
Video utilizzo JoB Walker, ausilio per muoversi liberamente sulla spiaggia
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